Dakar: altri guai per Ceci e Salvini. Oggi speciali solo per le 4 ruote
Quella di ieri che doveva essere la tappa più lunga di questa Dakar è rimasta tale ma questo grande raid iridato ha cambiato meta e programmi. Di certo una Dakar anomala in Arabia Saudita dove freddo e pioggia hanno portato a prendere ieri le decisioni da parte del direttore di gara David Castera di non andar più al bivacco di arrivo a Al Duwadimi ma di dirigersi verso la capitale di Riyadh. Il tutto causa la pioggia che ha inondato con tanto di fango dove dovevano arrivare da programma. Quindi la tappa 6 delle 14 previste è diventata di 918 km con speciale di 358 con partenza da Ha’Il e arrivo a Riyadh. Ad aprire la strada come sempre i motociclisti che dopo i primi oltre 200 km di trasferimento sono entrati in speciale. A vincerla l’argentino Luciano Benavides sul leader di classifica Skyler Howes e Toby Price. Ma è stata tra le auto la tappa che ha segnato la sconfitta dello squadrone Audi al km 212 dove una grande duna ha ha causato prima il botto 14 volte vincente di questa mitica corsa, Stephane Peterhansel con ricovero in ospedale per il suo copilota Edouard Boulanger, poi a Carlos Sainz rimasto fermo ad aspettare l’assistenza per riparare la sua Audi, in pratica tagliandolo fuori per la corsa al titolo. Titolo che invece si sta avvicinando per il leader Nasser Al Attiyah che vincendo ieri ora ha un vantaggio di 1h06’50” sul suo compagno di squadra Henk Lategan alla Toyota. Ma alla Dakar mai dire mai e così è stato per i nostri portacolori emiliani. Dopo aver fatto una buona 5^ tappa, per Paolo Ceci ed Alex Salvini ieri la stella della fortuna ha di nuovo girato le spalle. Partiamo dal problema che in pratica ha messo la parola fine alla corsa del bolognese Alex Salvini e la sua Fantic Factory XEF450. A causa della benzina “sporca” in pratica acqua nella stessa, la sua gara dopo aver preso un buon ritmo si è dovuta fermare al way point 5 ed aspettare il recupero. Per la Fantic non rimane che l’esperto Franco Picco in gara che dopo dopo km, come ha affermato lo stesso Picco, è arrivato anche ieri al 47° posto di questa classe Rally 2. Gara questa vinta dal francese Romain Dumontier sul miglior italiano Paolo Lucci. Tornando alle 4 ruote, l’incubo differenziale è tornato a bordo del Can Am n° 320 della South Racing con a bordo il modenese Paolo Ceci alla navigazione e la saudita Mashael Alobaidan alla guida. Per la coppia che era entrata tra i top ten il giorno prima fiera di aver fatto una tappa senza problemi, una buona partenza. Tanto da essere al terzo PK ( punto chilometrico ) 121, in 15cesima posizione. Poi al successivo PK 163 erano già precipitati al 41° posto di questa T3 ieri vinta dal duo francofono Guillame de Mevius, belga e il francese Francois Cazalet. Purtroppo un messaggio audio dello stesso Paolo Ceci ha confermato la rottura del 4° differenziale in queste prime 6 tappe. Tanto tempo perso e ieri sera alle 21, ore locali in Arabia Saudita avanti 2 ore rispetto a noi, il duo Ceci – Alobaidan erano ancora in trasferimento a 200 km dall’arrivo e quindi arrivo stanotte. Oggi questa T3 dei prototipi leggeri riparte con in testa i vincenti di ieri dove il “nostro” Can Am n° 320 è giunto 38° e ripartirà dalla 30^esima posizione nella generale. Perla cronaca la T4 ai polacchi Marek Gozal e Maciej Marton, mentre tra i quad all’argentino Manuel Andujar e quella dei camion al trio Micthel Van Den Brink, Jarno Van De Pol e Mosies Torrallardona. Oggi mentre scriviamo, la gara è ripartita con la neutralizzazione della speciale moto, causa sicurezza vista quasi l’impraticabilità del percorso per le 2 ruote. Partiranno tutti da Riyadh ed arriveranno al bivacco di Al Duwadimi dopo 861 km da fare dei quali 333 in prova speciale. Per le 4 ruote o meglio auto e SSV sarà una tappa marathon ma con assistenza all’arrivo per solo 2 ore poi tutti al parco chiuso. Nel frattempo sono partiti con freddo e pioggia. Classifiche
Commenti recenti